La famiglia Migone
La storia delle candele fiorentine ha una storia affascinante che si intreccia con l'audacia e l'intraprendenza che caratterizzano la storia della Famiglia Migone.
MONSIGNOR GIUSEPPE MIGONE
Giuseppe Migone, nipote di Eugenio Migone Senior, nasce a Genova l’11 maggio 1875 e si trasferisce a Roma come seminarista, per essere poi ordinato sacerdote a 23 anni, il 14 agosto 1898. Nel 1912, Giuseppe Migone diviene cameriere segreto soprannumerario, onorificenza molto ambita perché costituiva spesso la prima tappa verso il cardinalato. Sarà a lungo segretario particolare del Sostituto della Segreteria di Stato Giacomo della Chiesa e lo affiancherà come cameriere segreto partecipante quando della Chiesa verrà eletto Papa, il 3 settembre 1914, con il nome di Benedetto XV. Giuseppe Migone conserverà lo stesso incarico anche dopo il 7 febbraio 1922, quando viene eletto Papa Achille Ratti, con il nome di Pio XI. Il 20 dicembre 1923, Giuseppe Migone diviene prelato domestico, titolo onorifico conferito a seguito di speciale concessione della Santa Sede ai presbiteri e il 30 marzo dell'anno seguente viene nominato ablegato apostolico per la consegna della berretta cardinalizia al neo-porporato spagnolo Eustaquio Ilundáin y Esteban, arcivescovo di Siviglia. Nel 1935, Pio XI nomina Migone arcivescovo titolare di Nicomedia ed elemosiniere segreto e, un mese dopo, lo ordina prima vescovo nella Cappella Sistina e poi assistente al Soglio Pontificio e canonico vaticano. Partecipa al conclave del 1939 che eleggerà Papa Eugenio Pacelli, Pio XII, di cui Migone sarà elemosiniere segreto fino alla morte, il primo gennaio 1951.
EUGENIO MIGONE CAPITANO DI COPPA DAVIS
Eugenio Migone nasce a Firenze il 7 giugno 1916 da Nicola Migone Senior e Ada Lazzeri, Eugenio sposa Adele Pietrabissa nel 1932 e Fiamma Boris in seconde nozze. Dal suo primo matrimonio, nel 1942 ha un figlio, Nicola, chiamato come il nonno. La cultura della competizione e la predilezione per il gioco del tennis, sport praticato negli anni trenta dalle famiglie borghesi di tutta Europa, lo porta a ottenere i primi successi, soprattutto nel doppio, giocato anche con la maglia azzurra, a Istanbul contro la Turchia. Ricordato per aver inventato un nuovo colpo, lo smash al rimbalzo con il ginocchio a terra. È stato campione italiano di doppio e di doppio misto in seconda categoria e arriva a disputare la finale dei Campionati Internazionali d’Italia nel 1958, affiancando la spagnola De Riba. Socio del Club Tennis Firenze dai primi anni '30 e poi consigliere del Circolo delle Cascine fin dal secondo dopoguerra, è stato consigliere della Federtennis nel 1958 e presidente della commissione tecnica della Fit l’anno successivo, fino a diventare capitano di Coppa Davis nel 1960-1961. Nel 1977 viene nominato presidente del Club Tennis Firenze, carica che ricoprirà fino al 2000, quando diventa presidente onorario.Sarà inoltre presidente della Banca Mercantile Italiana a Firenze divenuta poi Banca Popolare di Lodi nel 1995, per 12 anni fra gli anni ’80 e i primi ’90. Seguita a lavorare nell’azienda di famiglia fino al 2000 quando una malattia lo costringe a smettere. Muore nel 2010.
NICOLA MIGONE CAMPIONE DI TENNIS 2° CATEGORIA
Nicola Migone nasce il 6 giugno 1942. Inizia a giocare a tennis a 13 anni nel Circolo Tennis Firenze seguendo le orme del padre Eugenio, buon giocatore di doppio. Il primo successo importante è la vittoria nei Campionati Juniores Italiani di doppio assieme ad Alessandro Dalgas, nel 1961. Seguono, per tre anni consecutivi, le vittorie nei campionati assoluti di 3° categoria. Promosso in 2° categoria a 19 anni, in breve tempo ne diventa il numero 1, che all'epoca corrispondeva al numero 12 assoluto italiano. Tra il '64 e il '65, disputa vari incontri con la nazionale italiana juniores, in Francia e in Germania. A 23 anni presta il servizio militare a Napoli, nella Compagnia Speciale Atleti, nelle cui fila vince 17 tornei consecutivi nazionali e internazionali. Alla fine del servizio militare rallenta l'attività tennistica e comincia a lavorare nell'azienda di famiglia. Sposa nel '66 Michèle Finck, cittadina belga, con la quale festeggia quest'anno i 50 anni di matrimonio.
CERERIA E PROFUMERIA MIGONE – di Anna Migone
Niccolò Migone Senior e Ada Lazzeri si sposano il 2 giugno 1904. Tra il 1905 e il 1916 hanno quattro figli: Annetta, detta Anna, Tecla, Clara, ed Eugenio, che poi erediterà la fabbrica. Nei primi anni '30, la primogenita Anna, nata nel 1905, si lancia in un’avventura imprenditoriale autonoma: apre un negozio di vendita all'ingrosso di profumeria e oggetti per la casa in via Condotta. In città ben presto diviene un punto di riferimento per l'acquisto delle candele Migone. Il negozio in seguito viene gestito dai nipoti e nel 1999 chiude.
FARMACIA FERRINI – di Gastone Ferrini e Tecla Migone
Tecla Migone nasce il 5 dicembre 1909. Secondogenita di Nicola Senior, sposa Antonio Casini, un medico e ha due figlie: Maria Teresa, nel 1931, e Nicoletta, nel 1935. Casini sostiene la fabbrica Migone nei momenti di difficoltà, negli anni '30, e muore nel 1935. Tecla si sposa in seconde nozze con Gastone Ferrini, il farmacista della zona. La farmacia Ferrini si trovava in origine in via Pisana 140/r, ma intorno al 1950 compra gli edifici al pian terreno di via Pisana 53, il palazzo di fronte al negozio, dove trasferisce la farmacia e un farmaceutico, ossia un laboratorio per la preparazione dei medicinali. Nel 1968, il farmaceutico viene chiuso e smantellato. La farmacia c'è ancora, gestita da Filippo Fucile, nipote di Tecla (scomparsa nel 1994), figlio della primogenita Maria Teresa Casini Ferrini.
CLARA MIGONE PITTRICE
Clara Migone, figlia di Niccolò e Ada Migone, resta nubile e si dedica alla pittura, entrando nella cerchia artistica di Marino Marini, Ugo Capocchini e Ottone Rosai. Nel 1934 espone le sue opere in una mostra personale e, assieme ai pittori Lodovico Cavaleri e Bruno Croatto, appare nel settimo catalogo della Bottega d’arte di Livorno. Nel 1942 espone a Milano e appare nel catalogo della Galleria Gian Ferrari del capoluogo lombardo assieme al pittore Oreste Zuccoli. Una sua opera, una natura morta a olio su pannello, non datata e della grandezza di 64x44cm, è attualmente conservata nei depositi della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Dopo l'alluvione, Clara Migone si avvicina agli affari di famiglia e partecipa alla vita aziendale con dedizione, tanto da abitare nell'appartamento sopra gli uffici dopo il trasferimento nella sede di Scandicci. Muore nel 1976.
MIGONE CONFETTI dal 1916 – di Ferdinando Migone e Fiammetta Lucii
Ferdinando, nato il 22 giugno del 1886, è figlio di Eugenio Senior. Sposa Fiammetta Lucii nel 1919. Rimasto quasi sordo a 18 anni, Ferdinando preferisce lasciare la fabbrica per dedicarsi ad altri progetti. Investe i soldi della liquidazione per esaudire il desiderio della moglie: aprire una confetteria. Nasce così, il 23 aprile 1916 a Montecatini, la Migone Confetti. Dopo un paio anni apre il secondo negozio, a Firenze. Avendo due bambine piccole a cui badare, presto Fiammetta lascia il negozio di Montecatini per dedicarsi a quello fiorentino e, nel 1928, apre il terzo punto vendita, a pochi passi dal Duomo. La Migone Confetti si occupa di bomboniere, confetteria e vendita al dettaglio di dolci. Oggi resta ancora il negozio di via Calzaioli, giunto ormai alla quarta generazione: dopo Fiammetta, è stato gestito dalle figlie, Giovanna e Lyda, dalla nuora di Lyda, e infine da nipoti e pronipoti.
ALBERTO MIGONE – Toscana Oggi
Alberto, figlio di Giovanni Migone, è stato direttore di Toscana Oggi per oltre 25 anni. Nato a Firenze il 22 gennaio 1935, si laurea in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze nel 1958. È attivo nella Federazione degli universitari cattolici, nel Movimento dei Laureati di Azione Cattolica e poi nell'Azione Cattolica, della quale diventa presidente diocesano, delegato regionale e consigliere nazionale. Nel 1983 viene chiamato dai vescovi toscani alla direzione dell'allora nascente settimanale delle diocesi della regione, che inaugurava una formula inedita per la stampa cattolica: un giornale unico ma con differenti edizioni locali. Migone viene nominato anche consigliere nazionale e presidente della Commissione cultura della Fisc, la Federazione italiana dei settimanali cattolici. Muore il 31 maggio 2009.